Pyongyang rilancia: uranio per le atomiche nucleare
Avvenire, Sabato 5 Settembre 2009, pag.17
La Corea del Nord «risponde» alle sanzioni: progressi nell’arricchimento America e Russia «preoccupate».
La Corea del Nord ha annunciato di aver fatto progressi nell’arricchimento dell’uranio e di essere più vicina a una seconda modalità di realizzazione di armi atomiche. Una mossa che gli analisti considerano come una nuova tattica per fare pressione sulla comunità internazionale dopo un mese di atti conciliatori. Il capo delle delegazione diplomatica statunitense per la Corea del Nord, Stephen Bosworth, ha detto che l’arricchimento rappresenta una «preoccupazione». Bosworth ha parlato da Pechino, nel corso di un viaggio in Asia per discutere dei modi per fare tornare Pyongyang al tavolo negoziale.
«L’arricchimento sperimentale dell’uranio è stato condotto con successi per entrare nella fase terminale», ha invece scritto l’agenzia di stampa nordcoreana Kcna citando come fonte una lettera della delegazione nordcoreana alle Nazioni Unite al capo del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Gli Stati Uniti sospettavano da tempo che il Nord disponesse di un programma segreto per arricchire l’uranio al fine di costruire armi. Secondo alcuni esperti, il Paese comunista non ha sviluppato alcun programma all’uranio su vasta scala, mentre avrebbe invece abbastanza plutonio per produrre da sei a otto bombe. «Penso che ciò riconfermi la necessità di mantenere una posizione coordinata sul bisogno di una completa e verificabile denuclearizzazione della penisola coreana», ha detto Bosworth dopo un incontro coi rappresentanti cinesi. La Corea del Nord afferma che gli ultimi passi intrapresi rappresentano una risposta all’indurimento delle sanzioni da parte dell’Onu. Alle Nazioni Unite, la delegazione Usa, che in questo momento presiede il Consiglio di sicurezza, ha fatto sapere di aver ricevuto la lettera nordcoreana e di averla diffusa agli altri 14 membri del Consiglio. Le sanzioni Onu hanno colpito il commercio di armi del paese asiatico, una delle sue poche significative voci di esportazione. La Corea del Nord ha fatto sapere anche che il riprocessamento del combustibile nucleare già utilizzato è nella sua fase finale e che il plutonio estratto viene utilizzato per produrre armi. «Siamo pronti sia per il dialogo che per le sanzioni.
Se qualche membro permanente del Consiglio di sicurezza vuole imporre le sanzioni prima del dialogo, risponderemo rafforzando la nostra deterrenza nucleare prima di incontrarli per il dialogo», è scritto nella lettera. La minaccia nordcoreana desta timori. Mosca ha definito al vicenda «molto allarmante». Preoccupazione anche a Washington dove la Casa Bianca ha chiesto «una stringente applicazione delle sanzioni» Onu gia approvate. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ricordando che «l’obiettivo» di Washington «è e continua ad essere la denuclearizzazione» della penisola coreana. Intanto l’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha reso noto in un comunicato che i suoi ispettori non hanno avuto accesso ai siti di arricchimento dell’uranio in Corea del Nord. (R.E.)